Per non dimenticare con chi abbiamo a che fare: Gli idoli itifallici adorati da Bergoglio

NEI GIARDINI VATICANI INSIEME ALL'IDOLO MADRE TERRA ERA PRESENTE ANCHE L'IDOLO ITIFALLICO
IN VATICANO IL CULTO PAGANO DEL FALLO PER IL SINODO AMAZZONICO
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IL CULTO FALLICO NELLA MITOLOGIA GRECO ROMANA
Priapo è un dio della mitologia greca e romana, noto per la sua dote della lunghezza del pene. Figlio di Afrodite e nella maggior parte delle volte viene attribuito a Dioniso. Leggende minori ne fanno figlio, sempre d’Afrodite, ma avuto con Ermes, Ares, Dioniso, Adone o con Zeus. Era, gelosa del rapporto adulterino di Zeus con Afrodite, si vendicò con Priapo e gli diede un aspetto grottesco, con enormi organi genitali, particolarmente pronunciati nelle dimensioni del pene e del glande, ritenuti nell’antichità l’origine della vita.

IL CULTO FALLICO NELLE ALTRE RELIGIONI
Nell'antichità si ritrovano moltissime tracce dell'adorazione del fallo-pene: gli obelischi in Egitto, i monumenti di Delo, le costruzioni falliche della Persia e della Fenicia, le torri d'Irlanda e Scozia, i monoliti della Francia e della Corsica, i sassi piantati a Cuzco o nelle Indie, alcuni edifici Polinesiani e Giapponesi, alcune monete macedoni, le tombe etrusche, i Dolmen in Gran Bretagna, Sardegna, Malta e Spagna, i cippi agricoli in Puglia, Albania e Grecia oltre a testimonianze sulla religione orgiastica di Dioniso e nei baccanali. Del culto vero e proprio se ne sa molto poco. Le pitture della Villa dei Misteri a Pompei, anche se riproduzioni tardive (5 secoli dopo), ci danno un'idea dei riti.

Il fallo svolge un ruolo di primaria importanza nel culto del dio Osiride, nell'antica religione egizia: quando il corpo del dio dell'oltretomba fu tagliato in 14 pezzi da Seth, questi vennero sparpagliati per tutto il paese tanto che la moglie-sorella Iside fu costretta ad andare a recuperarli uno per uno; non ritrovò però il pene del marito, che era stato inghiottito da un pesce (così com'è narrato nel mito di Iside e Osiride). Presumibilmente la dea lo sostituì con una sua rappresentazione in legno.

Per i Babilonesi, il dio Enki aveva creato i due fiumi Tigri e l'Eufrate proprio con la forza del suo pene.

Gli Assiri e i Fenici, adoravano il dio Kmul, divinità dall'enorme membro, potente generatore della vita.

Nella biblica Canaan i re mangiavano il pene del predecessore per assimilarne il potere.

Le antiche popolazioni israelite giuravano ponendo la mano sull'organo, tanto che l'etimo testicoli, dal latino testes, cioè piccoli testimoni, deriva da questa usanza.
Nella cultura Yoga il dio Shiva è considerato "Adi Yogi" (colui che ha imparato lo Yoga) e "Adi Guru" (primo maestro); egli è il primo praticante yogin e il primo Guru della scienza yogica. Nei suoi insegnamenti il dio dà istruzioni molto dirette sulle tecniche per liberare l'anima incarnata dalle limitazioni di corpo e mente e farle vivere la sua vera natura beata; Shiva è considerato con e senza forma ad un tempo: lo Shiva descritto con una forma viene adorato attraverso tutto un sistema di rituali sviluppatisi attorno a lui.

Prove di culti indiani nei confronti di pietre simil-falliche risalgono alla preistoria. Forme di pietra con diverse varietà di "teste" stilizzate o di glande, si ritrovano in molti templi antichi; il celebre lingam conservato nel tempio di Parashurameshwar nel distretto di Chitoor dello Stato dell'Andhra Pradesh, meglio conosciuto come "Gudimallam Linga", è alto circa un metro e mezzo scolpito in una pietra di granito nero lucidato. Risalente al 2300 a.C. è uno dei linga esistenti del periodo pre-buddhista.

Il santuario "Mara Kannon" a Nagato nella prefettura di Yamaguchi è uno dei tanti santuari della fertilità presenti in Giappone esistenti ancor oggi. L'adorazione del fallo era storicamente diffusa ed è presente nei festival "Danjiri Matsuri" a Kishiwada, nel Kanamara Matsuri (la festa scintoista del "pene di ferro") a Kawasaki, l'Hōnen Matsuri a Komari.

Le figure di Kokopelli e Itzamnà tra le civiltà precolombiane includono spesso contenuti fallici. Inoltre, più di 40 grandi sculture monolitiche (Xkeptunich) sono stati documentati in siti Maya, con la maggioranza degli esempi presenti nella regione Puuc dello Yucatán. Uxmal possiede la più grande collezione di sculture, ben 11; una scultura che misura 320 cm di altezza, con un diametro alla base di 44 cm, è stata rinvenuta a Almuchil.

Fonti:

orsomarsoblues.it/2013/08/il-mito-di-priapo/

wikipedia.org/wiki/Simbolismo_fallico

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2) LA CERIMONIA NELLA CHIESA DI SANTA MARIA IN TRASPONTINA 8 E 9 OTTOBRE 2019


LA PROCESSIONE CON L'IDOLO AMAZZONICO MADRE TERRA PORTATA IN CANOA

LA PROCESSIONE CON L'IDOLO AMAZZONICO MADRE TERRA PORTATA IN CANOA

L'IDOLO AMAZZONICA MADRE TERRA SISTEMATO DENTRO LA CHIESA DI SANTA MARIA IN TRANSPONTINA

ANCHE BERGOGLIO PARTECIPA AL CULTO IDOLATRICO DELLA MADRE TERRA NELLA CHIESA SANTA MARIA IN TRANSPONTINA

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LA CERIMONIA IDOLATRICA NELLA CHIESA SANTA MARIA IN TRASPONTINA 8 E 9 OTTOBRE 2019

FEDE QUOTIDIANA.IT
10 OTTOBRE 2019
MICHELE M.IPPOLITO
L’evento, chiamato “Moments of Amazonian Spirituality” , è stato organizzato da “Amazon Common House”, uno spazio della Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM), istituito temporaneamente in questa parrocchia, affidata ai Carmelitani, nel contesto di Sinodo per l’Amazzonia.
L’ACI Prensa ha assistito al rituale l’8 e il 9 ottobre. La prima è iniziata alle 9:45. All’interno della chiesa e di fronte al luogo in cui si trova il Santissimo Sacramento e accanto all’altare maggiore, alcuni tessuti e una rete di colori sono stati diffusi con vari oggetti, come piccole canoe, immagini di uccelli, strumenti, figurine, scodelle con cibo, tra gli altri e al centro un cestino di vimini all’interno del quale era l’ immagine di una donna incinta nuda.
Questa immagine è stata utilizzata nel rituale eseguito dal REPAM e dall’Ordine dei Francescani minori nei Giardini Vaticani il 4 ottobre davanti al Papa e nella preghiera con cui è iniziata l’attività del Sinodo nella Basilica di San Pietro il 7.

Tra i partecipanti all’evento nella chiesa di Santa Maria in Transpontina ci sono stati diverse suore cattoliche, una “sacerdotessa” anglicana, diversi frati francescani, laici e indiani amazzonici.
L’evento REPAM è iniziato con una donna che ha chiamato i partecipanti a formare un cerchio attorno agli oggetti depositati sul pavimento. Ognuno dei partecipanti ha portato in mano un oggetto come quelli già descritti. Ha chiesto a tutti di essere intrecciati con le loro braccia e ha iniziato una serie di canti e discorsi che mescolavano riferimenti a natura, creazione, espressioni pagane e sincretiche come “siamo tutti uno”, con messaggi cristiani come “siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio”. e qualche lettura biblica.
Ad un certo punto, i partecipanti hanno depositato i loro oggetti come offerte. Quindi, gli indigeni hanno messo nel cesto di vimini la terra dell’Amazzonia. Poi ognuno si è tolto le scarpe, si inginocchiato e si è chinato fino a toccare il suolo con la testa. Uno degli indigeni si è poi avvicinato al canestro, ha preso una parte della terra nelle sue mani ed ha sollevato verso l’alto le sue mani dicendo alcune parole a bassa voce. Successivamente, per concludere l’atto, è stato letto un frammento del libro dell’Esodo in cui Dio, nel roveto ardente, chiede a Mosè di togliersi le scarpe perché si trova su un terreno sacro.
Quando qualcuno hanno chiesto il significato dell’atto alcuni partecipanti hanno spiegato che si tratta di una cerimonia sia cristiana che amazzonica.
L’atto del 9 ottobre è iniziato nell’atrio della chiesa con alcune canzoni e poi i partecipanti hanno camminato all’interno del tempio dove è seguito il rituale, in cui si è distinta la partecipazione di Mons. Raúl Vera, vescovo di Saltillo (Messico). noto per promuovere lo stile di vita gay e sostenere la lobby LGBT.
Una volta all’interno del tempio e di fronte all’altare del Santissimo Sacramento, alcuni partecipanti hanno sollevato una canoa su cui sedeva una giovane donna (vedi foto). Alcuni partecipanti hanno spiegato che il rituale varierà durante i diversi giorni per mostrare com’è la “spiritualità amazzonica”.
L’iniziativa “Amazon Common House”, tenutasi nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, contrasta con le parole pronunciate il 17 giugno dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, durante la presentazione dell’Instrumentum laboris del Sinodo. In quell’occasione, il Cardinale rifiutò l’accusa che il Sinodo in Amazzonia potesse aprire alcune possibilità a una Chiesa sincretica dove c’era spazio per sensibilità filosofiche o religiose di origine pagana. Il Cardinale aveva affermato di non aver visto “alcun sincretismo” nel Sinodo e che nell’Instrumentum laboris “parla di Gesù, di Creazione. Parlare di Creazione non significa parlare di sincretismo”.
In un testo inviato all’ACI Digital – agenzia portoghese del gruppo ACI – il vescovo José Luis Azcona, vescovo emerito di Marajó, nel Delta dell’Amazzonia, in Brasile, ha spiegato che l’iniziativa “Amazon Common House” può essere “un ponte di scandalo, e in occasione del Sinodo, per tutta la Chiesa”.

Durante questi rituali indigeni, si è chiesto il vescovo, “tutti diversi”, che “tipo di spiriti verranno invocati?”. Sono spiriti invocati nella stregoneria, incompatibili con il Vangelo. “Siamo al livello del peccato di idolatria, come spiega Paolo?”, si è chiesto il vescovo. “O sono strane ‘autorità’ e ‘poteri’ (‘spiriti maligni’ per Paolo) subordinati al controllo del principe del male Satana?”. Forse i responsabili di “Amazon Common House”, ha concluso il vescovo, non credono veramente che Cristo abbia sconfitto “tutte queste forze con la sua opera redentrice e che, esaltato sopra tutte, mantenga per sempre e assolutamente la sua sovranità”.
La «Amazon Common House» è promossa dalla Rete ecclesiale di Panamazzonica (REPAM) insieme ad altre organizzazioni. Oltre ai “Momenti di spiritualità amazzonica” nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, altri eventi, come conferenze e mostre, sono stati programmati in diversi luoghi, sia a Roma che in altre città italiane, proprio in occasione del Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia.


lafedequotidiana.it/…-rituali-pagani-e-sincretici-in-una-chiesa-romana/

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A CURA DEL CENTRO CONTRO IL FALSO CATTOLICESIMO

google.com/…i-adorati-in-vaticano-e-in-santa-maria-traspontina

Sciamano di Francesco: "I profeti di Dio, da Abramo a Baha’ullah sono così incredibilmente belli"

06:48
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Pater, dimitte illis : non enim sciunt quid faciunt.
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Francesco Federico
lamprotes
Ringraziamo il Vat II, Tonini!