Mons. Anselmi ha già benedetto delle coppie omosessuali.

La chiesa di Sodoma: Il vescovo di Rimini, mons. Anselmi, ha già benedetto alcune coppie sodomitiche !
“Sì, mi è stato chiesto e l’ho fatto”

Nella foto è ritratta sua Eccellenza Reverendissima Mons. Anselmi (senza reggiseno) quando era vescovo ausiliare di Genova.

Sacerdoti e vescovi possono benedire anche coppie gay, ma solo in contesti ‘non ufficiali’, come precisato dal Dicastero per la Dottrina dela Fede. Sul delicato argomento il Resto del Carlino ha interpellato mons. Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini, a un mese dal compimento del suo primo anno di guida della Diocesi, celebrato con l’ingresso in Duomo lo scorso 22 gennaio.

Qual è la sua opinione sulle benedizioni per le coppie omosessuali?
“La dichiarazione ‘Fiducia supplicans’ firmata lunedì dal cardinale Fernandez e approvata dal Papa tratta il tema delle benedizioni in generale. Si parla di benedizioni alle persone, agli animali, a una palestra, a una moto… La benedizione è lo sguardo benevolente di Dio su quanto c’è di buono e su come sarà utilizzato. Una palestra per crescere, una moto per condurre chi la utilizza in salvo e così via”.

A queste caratteristiche generali della ‘Fiducia supplicans’ sono state apposte precisazioni, riguardanti le coppie omosessuali. Lei cosa ne pensa?
Un parere a riguardo è già stato chiesto da due cardinali. C’è una distinzione precisa. Non stiamo parlando delle benedizione impartita a degli sposi consacrati in matrimonio, ma di altro”.

Ovvero?
“Della possibilità di venire incontro a coppie che vivono in situazione di convivenza, tra cui quelle formate da persone con orientamento sessuale diverso. In questo casi con la benedizione si va a toccare quel che c’è di buono, quell’amore, quell’amicizia. A differenza del matrimonio, non avviene con il prete in abito liturgico. Nè il sacerdote non deve utilizzare un formulario liturgico”.

Insomma, sono situazioni differenti…
“Va evitato ciò che può creare confusione tra le due cose. Si parte dalla realtà, dal fatto che due ragazzi si vogliono bene. E Dio abita quella realtà”.

Ma in questo modo non si tratta di benedizioni di serie A e di serie B?
“Non direi. Si tratta di cose diverse. Una benedizione si basa sul fatto che quella unione passa da un sacramento, il matrimonio. Poi c’è la benedizione che non riguarda il sacramento. E la Chiesa è convinta che vi sia assolutamente del buono in quell’amore tra due persone dello stesso sesso”.

Il punto dunque è il sacramento?
“Sì, e la possibilità di procreare, di fare figli, che viene accompagnata da una particolare grazia di Dio”.

A lei è già capitato che le chiedessero benedizioni in situazioni non proprio ortodosse, non liturgiche per meglio dire?
“Sì. Mi è anche successo che mi abbiano fermato delle prostitute, dicendomi mi dia una benedizione padre. Io l’ho fatto, ho benedetto quanto di buono c’è nella vita di queste persone. È anche accaduto che qualcuno, per strada, mi abbia chiesto di benedire un crocifisso”.

Ha già benedetto anche coppie omosessuali?
“Sì, mi è stato chiesto e l’ho fatto”.


Qui vediamo Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Anselmi nella

manifestazione: ‘Ci vediamo al parco' organizzata domenica 7 aprile dal gruppo Trans & Non-binary di Arcigay Rimini e dedicata alla promozione della visibilità della comunità transgender in occasione della ‘Giornata della visibilità transgender‘.

Anselmi ha parlato davanti alle telecamere della Tgr Rai Emilia-Romagna al Parco Marecchia, negli spazi de ‘La Serra 100 Fiori'.

"È bello essere qui, mi sembra anche doveroso perché Dio è veramente padre di tutti. Anche il Santo Padre ce lo ricorda, ma anche Gesù ce l'ha ricordato: ‘Padre nostro', e in questo nostro ci siamo tutti. Per cui – ha aggiunto – non vedo perché non dobbiamo essere qua".

"Credo che la Chiesa non escluda nessuno, per cui non c'è proprio motivo. Certo, probabilmente dobbiamo camminare ancora su questi temi, però mi sembra che la strada che il Vangelo ci indica – ha proseguito Anselmi – ma che anche il Papa ci ha indicato, sia quella di accogliere veramente tutti. In realtà qui sono io che sono stato accolto".


Alla giornata hanno preso parte, tra gli altri la Presidente dell'Assemblea Legislativa regionale, Emma Petitti del PD e Marco Tonti, consigliere comunale e presidente di Arcigay Rimini, che sui social ha commentato: "È la prima volta che un vescovo partecipa a una manifestazione pubblica Lgbt".
martina18
Ma cosa ci fa mezzo nudo????
Brigate Rozze
a occhio direi che ha fatto la transizione senza mutilarsi i seni
lamprotes
Ma osservatelo-(la?) che felice con le sue zinne al vento!!!!!! E neppure un crocefisso al petto. Niente, eh?